Solo sei anni fa non avrei immaginato che il mio amore per la fotografia mi avrebbe portato a diventare una fotografa di matrimoni.
Ho fotografato, per puro caso, il mio primo servizio di matrimonio nel 2012 e mi sono buttata in questa impresa con l'incoscienza e la passione di chi non aveva nulla da perdere.
E' stato fantastico e questo mi ha portato a fare una riflessione: era quello che volevo fare?
Si era quello che volevo fare!
E' stata una lunga gavetta, fatta di prove, di studio, di lavori non pagati e di errori, ma anche di soddisfazioni e di tanto, tanto amore.
Gli errori più comuni che un fotografo di matrimonio alle prime armi può commettere sono:
- Non avere abbastanza fiducia nelle proprie capacità e quindi deviare dalla propria visione artistica mostrando uno stile incerto e poco personale.
- Non sentirsi all'altezza e, quindi, dare poco valore al proprio lavoro e, se non siamo noi stessi a dare valore al nostro lavoro, come possono farlo gli altri?
- Curarsi troppo di quello che fanno gli altri fotografi. Va bene farsi ispirare e imparare dai migliori, ma paragonarsi sempre agli altri e, di conseguenza sentirsi frustrati e "rosicare"o, peggio ancora, sentirsi talmente superiori da non aver più nulla da imparare, non sono i modi migliori per occuparsi, serenamente, della propria crescita professionale.
- Dare troppa importanza alle fotografie e poca importanza al marketing. Purtroppo scattare foto bellissime non è garanzia di successo e di guadagno. E' brutto da dire ma, attualmente, l'80% è marketing e solo il 20% è scattare belle fotografie. E questo è un punto sul quale devo ancora migliorare moltissimo.
I miei sposi apprezzano molto il fatto che io non mi concentri solo su di loro ma che sia sempre "dappertutto" e che abbia un occhio "di riguardo" per gli invitati e soprattutto per i bambini.
C'è una magia in alcuni momenti di un matrimonio che non può essere spenta con foto in posa.
Poi ci sono momenti più formali che richiedono foto più posate, ma il segreto è riuscire a dosare perfettamente i due modi di approcciarsi alla fotografia di matrimonio.
E' molto importante avere confidenza con la propria attrezzatura e una visione artistica che aiutino a cogliere i momenti più emozionanti e quelli più importanti senza rovinare l'atmosfera e la magia del giorno.
Solo così si scatteranno fotografie che, distanza di tempo, anche anni, sapranno ancora emozionare e far provare e le stesse sensazioni di quel momento, come se il tempo non fosse passato.
Mari
In questi anni sei molto migliorata e come sempre quando uno inizia a fare qualcosa che gli piace, poi cerca sempre di andare avanti e studiare. Non si finisce mai di imparare. I tuoi scatti sono veramente unici e originali. (Io non ho ancora deciso sinceramente cosa voglio fare, mi piace cucire, ma poi lo faccio così raramente per mille altri impegni)!
RispondiEliminaGrazie Marta.
EliminaCredo che sia importante definire se una passione rimane un hobby o se è diventato o diventerà un lavoro a tutti gli effetti.
La fotografia è un lavoro per me e quindi sono gli altri impegni che si devono adeguare 8a meno che siano cose urgenti o problemi di salute). Immagino che tu non voglia diventare una sarta se è una cosa che fai saltuariamente e quindi puoi prendere l'hobby del cucito con leggerezza e gioia. Non che la fotografia non mi dia gioia, ma sicuramente l'assillo di dover trovare clienti, quando è un lavoro, incide anche sulla leggerezza e se fossi un'esperta di marketing non guasterebbe.
Un abbraccio
mari
Si migliora sempre e le tue foto lo dimostrano
RispondiEliminaGrazie Gemma
EliminaSe posso consiglierei di ascoltare. Si ascoltare le esigenze degli sposi i bisogni le necessità le opinioni le attenzioni. ASCOLTARE è capire riflettere e operare per Loro. SEMPRE al meglio. Anche se non piove un ombrello rosso lo porto sempre..
RispondiEliminaMaurizio