L'inglese è ormai la "lingua ufficiale del matrimonio"...anzi del wedding.
Il servizio di fidanzamento si definisce engagement, la fuga d'amore è l'elopement e la scelta di un paese straniero per la cerimonia nuziale prende il nome di destination wedding.
Il "Belpaese" è una location (altro inglesismo) ambita per il matrimonio di coppie straniere, ma la particolarità di Majbritt e Martin, la coppia danese che vi presento oggi, è stata quella di scegliere, non le solite e gettonatissime località turistiche e famose in tutto il mondo come Venezia, la Toscana, Portofino, i laghi ecc ecc, bensì
un piccolo paese del Piemonte a metà strada tra Torino e le montagne olimpiche.
I nostri sposi amano l'Italia per la buona cucina e per il clima mite (anche se il 4 aprile non faceva caldissimo) ma non hanno voluto rinunciare alle loro tradizioni.
Innanzi tutto, la cerimonia è stata officiata da una "pretessa", una "pastora", figura che la chiesa cattolica non ha ancora deciso di ammettere.
La torta, anzi le torte, non somigliavano affatto alle wedding cakes che, solitamente, siamo abituati a vedere e mangiare.
Erano delle "piramidi" di anelli di marzapane, rigorosamente preparate dalle mamme degli sposi, secondo tradizione.
Sarà che amo molto la pasticceria secca e le torte di mandorle, noci e nocciole, ma devo ammettere, che queste torte danesi mi hanno conquistato.
Un altra cosa che mi ha colpito è la profusione di bandierine bianco-crociate su fondo rosso che campeggiavano in ogni dove.
Per me è stato un onore essere scelta come fotografa delle loro nozze così speciali.
Ringrazio le wp di "
Un Giorno Un Sogno" per la professionalità e la collaborazione.
Tillykke Majbrit og Martin.
Per non appesantire troppo il post ho deciso di dividerlo in due parti.
A presto.
Mari