Una volta esisteva il fotografo di famiglia. Anche se molti avevano una macchina fotografica, nelle occasioni speciali si preferiva chiamare un professionista che, solitamente, era sempre lo stesso e che, immortalava, compleanni, battesimi, comunioni, matrimoni, anniversari, e periodici ritratti famigliari.
Ancora oggi, mi trovo ad ammirare, le foto di famiglia dei primi del '900 come quella, in cui i miei bisnonni con mia nonna di un paio d'anni, vestiti elegantemente e di tutto punto, si fecero fotografare, in uno studio fotografico, durante una vacanza al mare.
Nei paesi anglosassoni, che pure sono al top delle capacità tecnologiche, questa figura è ancora apprezzata e stimata e sono tanti i fotografi che riescono a vivere e a lavorare come fotografi di famiglia.
Da noi, almeno qui al nord, si considera una figura del tutto superflua.
Abbiamo ogni sorta di aggeggio elettronico che cattura immagini perché dovremmo spendere dei soldi per far fotografare il compleanno del nostro bambino o per fotografie da regalare ai nonni a Natale?
Perché, come ho già scritto nel post precedente, catturare tante immagini non vuol dire scattare delle fotografie e, soprattutto non farle stampare, è molto rischioso perché, la possibilità di perderle è molto alta e potrà succedere, che quando i nostri bambini saranno grandi, non avranno neppure una foto degna di tale nome da mostrare ai loro amici o ai loro figli.
Quindi il mio consiglio è sempre lo stesso, se non volete investire in fotografie scattate da un professionista, almeno cercate di imparare a fare delle foto decenti, sceglietele e stampatele: poche ma buone, è meglio di tante ma pessime, conservate solo come jpeg su un hard disk, o peggio ancora su un cellulare.
Io ho cercato di organizzarmi per creare dei mini set natalizi per i bambini e le loro famiglie.
Ho fatto intagliare dal mio falegname di fiducia un pino in legno. Ho comprato orsetti e altri giocattoli, pelliccette, rigorosamente sintetiche, e coperte bianche, lucine di Natale e candele pensando di poter realizzare dei servizi patinati, quasi, da rivista, degni della miglior tradizione natalizia.
E invece no, alla fine, io sono così, amo le persone per quello che sono, amo la loro spontaneità, il loro sorriso, i loro occhi e le loro espressioni, anche buffe e simpatiche e, per le mini sessioni, non importa se le pose non sono perfette e se il set è stato distrutto dai piccoli modelli, quello che conta è che ci sia gioia e divertimento.
Ora aspetto ancora un piccolino con i suoi genitori e, intanto, comincio ad augurarvi un bellissimo Natale
Mari