Occhi di bimbo

Sabato mattina io e Mauro avevamo un appuntamento con Cinzia e Massimo per visitare un magazzino-laboratorio di un rigattiere, anzi un artista del recupero, vicino ad Asti.

Abbiamo visto cose davvero interessantissime, ma ve ne parleremo diffusamente e nel dettaglio in un prossimo articolo.

Il tempo è volato e ci siamo ritrovati a Ferrere, il nuovo paese di Cinzia, che era ormai passato mezzogiorno e la fame ci ha invogliati a fermarci in un locale tipico, una macelleria,salumeria gastronomia che fornisce anche deliziosi "piattini" caldi e freddi agli indigeni e ai turisti affamati.

Noi "fanciulle" abbiamo scelto la carne cruda alla piemontese, battuta a coltello e i nostri consorti una bella tagliata alla griglia.

Vi assicuro che raramente abbiamo mangiato una carne così buona...ma, visto che avevo con me, anche la mia "seconda fidata" compagna di lavoro, la mia Canon 7d,non potevo farmi scappare ciò che avevo davanti agli occhi.

Un delizioso bambino dai grandi occhi vellutati intento a mangiare un piatto di agnolotti ma, che più che il piatto fissava me.

Una delle difficoltà nel fotografare i bambini è attirare la loro attenzione e un'altra è quella di farli fermare anche solo per un attimo.

Ebbene questa volta avevo un bambino che, non solo, mi guardava con attenzione  ma si era immobilizzato davanti al mio obiettivo, smettendo persino di mangiare.

Come non approfittarne?

Devo dire che già in camera le foto mi sembravano venute bene...ma sviluppandole mi sono stupita io stessa per la loro nitidezza e la loro carica emozionale (anche ingrandendo la foto al 100% e oltre)...gli occhi del piccolo brillano come stelle scure!

Ma quanto mi piace fotografare i bambini!

Mari